ARTE IN UMBRIA NELL’OTTOCENTO
L’esposizione propone un’ampia e organica rassegna, in gran parte inedita, dell’arte in Umbria nell’Ottocento. Oltre trecento opere (dipinti, sculture, disegni, arredi, suppellettili), dislocate in sei sedi espositive, restituiscono la fisionomia culturale ed artistica di una Regione che, nel corso del secolo, si qualifica come centro non marginale del dibattito sulle arti, permeabile agli orientamenti del gusto e dello stile nel più ampio contesto artistico italiano ed europeo. Vivace crocevia di artisti, anche stranieri, l’Umbria è nell’Ottocento terra di elezione per i grandi paesaggisti alla ricerca del sublime e per quei pittori e teorici che ne privilegiano il binomio arte-spiritualità, identificandola come scrigno di una tradizione esemplare nel programmatico recupero dei primitivi.
Foligno, patria di Giuseppe Piermarini, che torna a vivere qui nel 1798, ospita a Palazzo Trinci il primo momento della pittura con il passaggio dall’ancient regime alla Restaurazione, mentre Perugia incentra il secondo intorno alla figura di Tommaso Minardi, teorico del Purismo e direttore tra il 1818 e il 1821 dell’Accademia di Belle Arti di Perugia. Orvieto, città che si scuote con vigore nel secondo Ottocento sulla spinta della borghesia cittadina, ospita la terza parte, mentre Terni, città della modernità e dell’industrializzazione, la quarta, fino alle soglie della prima guerra mondiale. In più di un’occasione Spoleto ha dato spazio alla scultura e così la ospita, mentre le arti decorative sono a Città di Castello, perché da sempre ha avuto propensione per il genere.
Foligno, Palazzo Trinci, “Dal Neoclassicismo alla Restaurazione”
Perugia, Palazzo Baldeschi al Corso, “Puristi, Nazareni e Romantici”
Orvieto, Palazzo Coelli, “Dal Romanticismo all’Unità d’Italia”
Terni, Palazzo Montani Leoni, “Dal Realismo all’Art Nouveau”
Spoleto, ex Museo Civico, “La scultura”
Città di Castello, Palazzo Vitelli alla Cannoniera, “Le arti decorative”
fino al 7 gennaio 2007, tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 (dal 6 novembre al 7 dicembre solo il sabato e la domenica dalle 10 alle 18), ingresso libero, catalogo Silvana Editoriale, infoline 06.6920501.
Teatro